Cosenza: un mercato ricco di scommesse che non possiamo permetterci di perdere

Eliseno Sposato

Eliseno Sposato

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Eccoci qui, ancora una volta a fare i conti con le operazioni di mercato del Cosenza che devono servire a raggiungere il traguardo della permanenza nel campionato di Serie B.
Ancora una volta ci troviamo a fare gli scongiuri e sperare che la toppa messa per riparare il buco, sia sufficiente a farci concludere dignitosamente il campionato con un esito che sia diverso da quello della passata stagione.
Il saldo finale delle operazioni parla di nove calciatori in entrata, cui si aggiungerà con molta probabilità Larrivey (Hristov, Liotti, Sarri, Voca, Di Pardo, Kongolo, Camporese, Ndoj, Laura) e otto in uscita (Del Favero, Saracco, Minelli, Panico, Sueva, Corsi, Eyango, Anderson) tra quelli che avevano visto poco o nulla il campo nelle prime 20 gare del campionato.
Come sempre il presidente Guarascio ha concentrato la maggior parte degli acquisti nelle ultime ore del mercato, non tenendo assolutamente fede alla sua classica “promessa da marinaio” fatte in quelle poche occasioni in cui si è palesato, sostenendo di lavorare per il bene del Cosenza e di nutrire grandi ambizioni, cose che sicuramente ripeterà nella conferenza stampa (improvvisa) annunciata per domani.
Il DS Goretti, da perfetto yesman ha sconfessato quanto ha ripetuto più volte nel corso dei mesi scorsi. Non ha sfoltito la rosa che a suo giudizio non deve superare i 18/21 calciatori e ad oggi ne conta ben 31, ma non è riuscito a portare a Cosenza neanche uno dei tanti nomi di grande esperienza trattati nell’ultimo mese, visto che ha dovuto incassare i no di Asencio, Casasola, Da Cruz, D’Urso e D’Angelo.
Tutti questi rifiuti che arrivano dal fronte italiano lo hanno spinto a cercare delle scommesse straniere delle quali si sa poco o nulla e che non conoscono affatto il calcio italiano (Kongolo, Laura) o che non calcavano i terreni di gioco da lungo tempo come Voca che non gioca una partita dalla scorsa primavera, per non parlare di Larrivey che alla bellezza di trentotto anni vuole rimettersi in gioco in Italia.
Camporese e Ndoj sono elementi con una buona esperienza che potranno sicuramente rilanciarsi a Cosenza a patto di stare bene fisicamente, visto che il centrocampista ex Brescia è reduce da un infortunio  ed ha giocato poco negli ultimi mesi, mentre Hristov e Liotti sembrano già essersi inseriti bene nel gruppo squadra.
Come sempre la parola ora spetta al campo e vedremo se Occhiuzzi sarà in grado di dare una fisionomia di gioco produttivo alla squadra e soprattutto se saprà gestire una rosa ampia come quella che ha a disposizione.
Con i cinque cambi a disposizione, ammesso che li si utilizzi tutti in ogni gara senza dimostrarsi titubante come a Cittadella dove si doveva affondare il colpo cercando la vittoria nei minuti finali, si potrà evitare del pericoloso malcontento che si creerà inevitabilmente in uno spogliatoio così affollato, perché c’è bisogno di fare tanti punti nel girone di ritorno, ad iniziare da sabato con il Brescia.
Che Dio ce la mandi buona.

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