LUCARELLI ED IL TOCCANTE RICORDO DI GIGI MARULLA

Eliseno Sposato

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A margine della conferenza stampa del post partita di Cosenza -Ternana l’allenatore degli umbri, Cristiano Lucarelli, ha ricordato l’anno in cui arrivo a Cosenza e venne preso sotto l’ala protettrice dal grande Gigi Marulla. Le parole dell’ex attaccante livornese hanno suscitato grande emozione tra i presenti e tra quanti le hanno potute ascoltare nei video che circolano in rete.

“Mi aspettavo un’accoglienza “dolce”, perché non ho mai nascosto i miei sentimenti per questa squadra e questa città, ma sono sempre cose che accadono o prima oppure al termine della gara. Durante la partita non mi era mai capitato di ricevere tanti cori, per questo ringrazio la tifoseria del Cosenza”

Subito dopo l’ex bomber rossoblù si lascia andare al ricordo di Marulla: “Stamattina tanti tifosi sono venuti a trovarmi in albergo e poi mi sono fatto accompagnare da Kevin (Team Manager del Cosenza e figlio dell’indimenticato campione n.d.r.) a vistare la tomba del grande Gigi, che per me è stato un maestro di vita calcistica e non solo. Quando sono arrivato qui io ero un ragazzino, mentre lui era il Re di Cosenza. Avrebbe avuto tutti i motivi per essermi ostile e non favorire la mia esplosione calcistica. Invece lui – prosegue Lucarelli – non solo mi ha trattato come un figlio adottivo, ma ad ogni allenamento mi chiamava per farmi esercitare a tirare in porta e mi insegnava dei movimenti da fare in campo. Lo ricordo con grande affetto e porto dentro di me il rammarico di non poter essere stato presente ai funerali perché avevo un impegno professionale, avevo una partita, e non sono potuto venire. Ancora non mi perdono di non essere stato presente quel giorno ed ogni volta che tornerò a Cosenza passerò dalla sua tomba, perché per me oltre ad essere stato un grande calciatore, è stato un maestro di vita ed un grande Uomo”.

Cristiano Lucarelli chiude così il suo intervento: “Gigi è stato un uomo che ha messo da parte l’orgoglio, i gol che aveva segnato nel Cosenza, la storia che ha scritto del Cosenza per favorire un ragazzino sconosciuto che arrivava in questa città per iniziare la sua carriera da professionista. È stata una cosa più unica che rara. Neanche io l’avrei fatto, perché la debolezza, la gelosia, l’invidia l’orgoglio ti portano a fare altro. Gigi per amore del Cosenza ha messo da parte tutto questo e mi ha aiutato a diventare un calciatore, per questo resterà sempre nel mio cuore”.

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